(1^ parte)

Gli Alberi Volanti (2^ parte)

L'aria fatata che si respirava in giro
Ormai appariva loro come un vago ricordo
Il ruscello continuava a sgorgare libero,
ma sembrava non avesse più una voce
Gli animali continuavano a vagare senza
una meta precisa.
E quando giunse la notte, la luna
fece timidamente capolino tra gli alberi
assorti nei loro pensieri.

EIROS e CHARMION
Per un attimo vennero illuminati dall'argentea
luce e poi mestamente, per la prima volta
si presentarono al silenzio.
Attesero il mattino
stringendosi in un lungo abbraccio
e suggellarono il silenzio,
cercando tra il fogliame  le rispettive labbra.

Il mattino li ritrovò teneramente abbracciati.
Riaprirono gli occhi , e tra terra e cielo li fecero spaziare.
"Intorno a loro mancava qualche albero amico" 

EIROS ... Ci avranno rubato il sogno.
"Quello di volare verso il cielo"
CHARMION scrutando in basso
non ritrovò i colori della Natura.
Eran tutti lì in alto, appiccicati al cielo
in mezzo ad un volo di rondini.

E d'improvviso i loro pensieri
non apparvero più indecisi.
Intorno, spenti al suolo, tanti rami recisi.


EIROS ...Fuggiamo
CHARMION (sgomenta.)... Dove?
EIROS ... Raggiungeremo il cielo è nostro amico
CHARMION  si cullò in quel sogno.
Ma se la loro testa si avvicinava sempre più al cielo,
i loro piedi sembravano incollati saldamente al suolo.

Cominciarono con grande forza a scrollare le radici.
Trasfusero l'abbraccio caldo del sole in un brivido
che correva giù, giù fino alla terra.
Uno sforzo immane
e le loro radici, pian piano, cominciarono a venir fuori dal suolo


Giorni frenetici
in cui il loro amore fu sopraffatto dal pianto per i perduti amici.
Consapevoli che un giorno tutto sarebbe svanito.
I loro rami inanimati non si sarebbero più abbracciati.



EIROS : Perché la felicità l'uomo a noi nega
Eppure tra noi l'equilibrio ci lega.

Conoscevamo forbici che ci alleggerivano
dal peso dei rami secchi.
Potavano il corpo ed anche lo spirito.
Che strane lame rotanti sono mai queste.
Che spezzano la vita in un baleno,
senza lasciarti il tempo di un respiro.

Passato lo sgomento invogliò Charmion a lottare
Decisero entrambi di avvicinarsi al cielo
Le radici si allungarono all'infinito,
ma sembrava non venisser via.
Loro erano pronti al volo e continuarono
a tirare con forza.

Intanto l'uomo si avvicinava sempre più
con fare deciso.
Il loro amore per sempre sarebbe stato reciso.

Ancora e ancora e ancora con forza sempre più forza
cercarono di staccarsi da quella terra che gli diede vita.
Ma che adesso era minaccia di morte.
Di colpo le radici si distaccarono dal suolo.

EIROS lanciò un urlo liberatorio.
Era libero e felice nel cielo


CHARMION era legata alla terra
da un'ultima radice.
La più dura, quella che rappresentava
una morte sicura.


EIROS volava già tra le nuvole in cielo
chiedendosi il perché la Natura
si ostinasse a privarli di quell'unica cura.
E continuo ad incitar la dolce amata


CHARMION non riusciva o forse non voleva
Sembrava che lei conoscesse bene quella radice,
simbolo di Femminilità.
Difficile staccarsi dalla Fertilità.
L'avrebbe ritrovata in cielo sotto altre vesti?
Avrebbe ricreato dei corpi celesti?



EIROS trascinato sempre più in alto nel cielo
si contorceva in mille spasmi d'amore e di disperazione.
Protese il ramo più forte e più vicino a lei
cercando di afferrare la sua dolce chioma
Non ci riuscì e tentò invano di ritornare al suolo.

Dall'alto continuava a guardar quella radice
e contro essa cominciò ad inveire
frasi rabbiose, quasi un maledire
per quell'oggetto che li continuava a ferire
Allora nè in cielo nè in terra ci potremo unire


CHARMION inerme vedeva l'uomo
sempre più vicino.
E aspettava... guardando quella folla Cremisi
ai suoi piedi, che andava ingoiando
odori e movenze al ritmo leggero ed incalzante
di un valzer muto.



Non venire da me... non potrei darti nulla.
Cremisi, non lambire i miei piedi così stanchi e vili,
se mi inonderai mi ucciderai
Cremisi ancora non lasciare segni sul mio vestito,
sono il marchio del peccato... Cremisi
sento un nodo alla gola, il respiro mi manca...
Cremisi il valzer ti acceca... svegliati
Cremisi sto vivendo per te.


Cremisi sto morendo ...
Quando ad un tratto... LOFN
sospeso insieme a lei tra terra e cielo,
di tutta la radice ne seguì i percorsì...
raggiunse l'ultimo appiglio al suolo e con più morsi
recise l'ultimo ostacolo.

CHARMION  era libera.
Si spogliò degli ultimi rami secchi

e raggiunse lui nel cielo.



Le ansie terrene ormai erano vaghi mali
I corpi si cercarono, i rami si intrecciarono
e d'incanto formarono due grandi ali.
Leggeri  riprovarono l'ebbrezza dell'amore


Dello stesso colore del cielo si tinse il mare
ed anche EIROS e  CHARMION
erano riusciti a VOLARE

Chissà che un giorno
anche gli altri alberi imparino a volare
o un giorno noi li si cominci a rispettare


O se alzando il capo,
mentre lo sguardo si perde,
vedremo un cielo colorato di verde.


Carpe Diem

Grazie per la collaborazione Rossella

Chi non ha mai sognato almeno una volta di Volare?

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