Ho ricopiato questa mia pagina di diario per farvi capire quali erano i miei sentimenti, il mio modo di essere...una volta...
Leyla

L'INTEGRALISTA

DAI DAI LODOVISCA...E' TARDI!!!!
uffa, che stress, ma possibile che tutte le mattine...tu...

IO COSAAA?
...stai qui a rompere? Si, lo so, è tardi, ma che ci posso fare?

COME COSA CI PUOI FARE? STA' A VEDERE CHE ORA LA COLPA E' MIA
ma neanche mia...la colpa è di mia madre che mi ha fatto nascere con 20 giorni di ritardo...è il mio destino...era già scritto nelle stelle...

MA FAMMI IL FAVORE...E SBRIGATI
per fortuna che è estate...in due minuti mi vesto...ecco...la gonna...infilata...la canotta...i sandali sono lì...ah.. dimenticavo...il cellulare...fatto...ho preso tutto? Calma...tanto giù c'è Sandro che mi aspetta e mi dà un passaggio fino a via Amendola...

ANCHE QUESTA...MA TI PARE BELLO? OGGI E' SABATO E LUI STA A CASA....
...ed io invece vado a lavorare; ma che colpa ne ho io se lui si alza presto lo stesso e mi vuole accompagnare in macchina fino lì?

E SMETTILA...SEMPRE PRONTA A TROVARTI DELLE SCUSE...
...e tu sempre pronta a farmelo notare, va beh che sei la mia coscienza, ma a tutto c'è un limite, per stamattina hai rotto abbastanza...Basta, chiudo.


Sono pronta. La borsa, le chiavi, l'ascensore è già qui....via. Mamma mia che caldo anche oggi, e non sono ancora le 8...

Arrivo alla macchina, Sandro, in paziente attesa, mi sorride, io gli mormoro...scusami...e partiamo.

Che bello, oggi è l'ultimo giorno, finalmente le ferie sono arrivate, domani partiamo per il mare.

Cesenatico aspettami, sto arrivando.

Sandro, tanto per cambiare, sta correndo; sa che sono in ritardo e se ne approfitta, ma io invece mi rilasso; ho ancora cinque minuti tutti per me. La città è semideserta. E' sabato mattina, l'ultimo sabato del mese di luglio dell'anno 2000 e sono le 8...chi vuoi che ci sia in giro...

Dunque, in ufficio devo finire di mettere a posto le ultime cose, poi nel pomeriggio gran baraonda in casa...le valigie...QUANDO LE FAI LE VALIGIE?...ma sì, una cosa per volta...farò anche quelle...

Siamo arrivati.

Sandro si ferma in via Amendola alla fermata dell'autobus, non può accompagnarmi fino in ufficio (zona a traffico limitato), ma da qui il primo autobus che passa va bene. Accidenti è proprio tardi. Ma dai che ti frega, cosa vuoi che siano cinque minuti in più o in meno...

Ciao amore...ti telefono...un bacino...apro la portiera, scendo, lo guardo...mi raccomando pensami...chiudo la portiera, mi volto...e la vedo.

All'improvviso ho freddo.

Il cuore mi fa un balzo nel petto.

Dimentico tutto e tutti.

Mi impongo di non guardarla, ma non ci riesco.

E' piccola di statura ed è ricoperta dalla testa ai piedi di strati di roba nera.

Non si vede niente. Gonna lunga nera. Ai piedi calze e scarpe nere. Dalla testa parte un velo nero lungo fino a metà gonna che la copre tutta. Da sotto il velo si intuisce che è ricoperta da qualcosa di ancora più pesante che le lascia liberi solo gli occhi, che però non si vedono perché il velo esterno è spesso. Alle mani guanti neri.

E' un'integralista araba.

Sapevo della loro esistenza, ma non ne avevo mai vista una.

Con lei c'è un uomo. Giovane, dall'aria innocua, vestito di nero anche lui con uno zuccotto in testa.

I due stanno parlando tra di loro, o meglio chi parla è lei e si capisce subito dal suo gesticolare chi comanda tra i due.

E' lei quella dal carattere forte. Lui ascolta, annuisce, ma sta fermo, zitto, non dico che sembra rassegnato, ma passivo.

La piccola araba, che intuisco giovane dalla figura snella, è una donna con le palle, come si dice oggi.

Rimango lì impietrita.

Ma possibile, Signore, che al giorno d'oggi esistano ancora queste cose? Perché? E' assurdo!!!!

Lo so è un altro mondo, un'altra cultura, un'altra religione.

L'araba magari è felice lo stesso e non si sognerebbe mai di togliersi di dosso tutta quella roba.

E' come se costringessero me ad andare in giro nuda.

La vetrina del lavasecco riflette le nostre immagini.

Mi sento veramente nuda e provo un senso di vergogna. Mi rendo conto che la mia vergogna non è per la mia presunta nudità, ma per il disagio che ho stando vicino a lei.

I nostri pensieri si incrociano.

CHE HAI DA GUARDARE?

scusami, non volevo...

E ALLORA SMETTILA!

come stai , chi sei, come ti chiami?

EHI, PIANO PIANO, NON COSI' TUTTE INSIEME, CALMATI

scusami ancora...

MA TU CHIEDI SEMPRE SCUSA?

Mi sento in colpa. Non posso fare a meno di domandarmi perché io sono stata fortunata e tu no. Perché il Signore ha fatto nascere me in Italia e te dove sei nata. So perfettamente che se fossi nata io nel tuo paese, ora sarei lì al tuo posto tutta ricoperta dalla testa ai piedi. E' questo che trovo assurdo. Non siamo forse tutti figli dello stesso Dio? Anche se io lo chiamo Gesù e tu lo chiami Allah, il padre è lo stesso. E' come se ad alcuni di noi avesse voluto concedere dei privilegi, mentre ad altri no. Ti pare giusto? E' per questo che ti chiedo scusa....

L'autobus sta arrivando.

Altro brivido di freddo.

Non c'è più tempo.

Si ferma, le porte si aprono. Lentamente mi muovo. E' come se non volessi lasciarla. Vorrei poter fare qualcosa per lei.

Vorrei gridarle...svegliati...spogliati...a che ti servono le palle, se ti costringono a vivere così...sii tu la prima..dai l'esempio...le altre ti seguiranno.

Ribellati!!!!!

Non posso più indugiare. Devo salire. Mi volto un'ultima volta a guardarla, per darle l'ultimo saluto.

...scusami, anch'io ti sto abbandonando...

...scusami e se puoi...perdonami...

Anch'io con la mia indifferenza ti sto costringendo a vedere il mondo per tutta la vita attraverso le fitte trame di un velo nero.

Le porte si chiudono.

Una lacrima di dolore sgorga spontanea dal cuore.

Lodovisca

Bologna, luglio 2000

 

Bologna, 18 novembre 2003

Quando scrissi questa mia pagina di diario, le Twin Towers svettavano ancora nel cielo di New York, Bin Laden...Carneade...chi era costui???? C'era stata la guerra del Golfo, ma erano passati più di 9 anni...chi se la ricordava più???? Sapevo praticamente nulla dei musulmani...chi aveva tempo di pensare a loro????

11 settembre 2001

I morti di quel giorno furono circa 3.000, ma il numero è in continuo aumento.

Ad esso vanno aggiunti tutti i morti che da quel momento in poi ci sono stati...

Americani...Afghani...Iracheni...Inglesi...Italiani...Francesi...Spagnoli...

quell'11 settembre fu un giorno lunghissimo per tutti...tanto lungo che dura ancora...

 

Bologna, 11 Settembre 2011

10 anni...sono passati 10 anni da quell'infausto giorno impresso nella memoria, e nel cuore, di ciascuno di noi, come un marchio di fuoco.
Non posso ricordare come iniziò la mia giornata, anche se essendo un martedì posso immaginare cosa feci.
Sveglia alle 6,30, preparazione, uscita di casa di corsa per arrivare in ufficio in ritardo come al solito.
Il mio lavoro era ripetitivo settimanalmente, quindi quel martedì c'era la Commissione per esaminare i vincenti delle schedine Totocalcio.
Ritorno a casa, avrò mangiucchiato qualcosa essendo da sola, e riposino pomeridiano.
Risveglio e...
...da questo momento in poi i miei ricordi sono nitidi. Mi stavo preparando un caffè, verso le 17, quando arrivò Sandro che mi disse:
"Sta succedendo qualcosa di molto brutto"
E nel dirlo accese la TV...
E così...con occhi sgomenti ed increduli...assistemmo a quella immane tragedia...
Ma le immagini che ancora di più mi fecero male (e lo fanno ancora oggi...sempre più...) erano le popolazioni musulmane esultanti.
Non solo uomini, ma anche donne e bambini che urlavano dalla gioia, con le braccia alzate al cielo, mentre noi tutti piangevamo...
Io non so, e dire che sono anni che me lo chiedo, cos'è che ci rende così diversi.
Ho sempre odiato la parola RAZZISMO e mi sono sempre vantata di non esserlo.
Ma ora...ora cosa sono diventata?
O meglio...cosa mi hanno fatto diventare?????
Per saperlo basta leggere quanto scrissi all'indomani dell'attentato alla metropolitana di Londra.
Era il 7 Luglio 2005.
Pensate un po' come posso essere oggi...dopo 6 anni!!!!

 

Pensieri a briglia sciolta

Bologna, Luglio 2005

Ed ora toccherà a noi.
E' inutile volersi illudere, ma la prossima volta nel mirino dei terroristi ci sarà l'Italia e a versare queste lacrime di sangue sarà Roma (vuoi che facciano un attentato a Canicattì????).
Pessimismo?
No, purtroppo, solo crudo realismo.
E non si potrà fare NULLA per evitarlo.
La dinamica sarà la stessa: metropolitana, treni e autobus.
Troppo facile per questi disgraziati prendere di mira i mezzi pubblici che la gente comune usa per la vita quotidiana.
Lo Stato può riempire Roma di interi eserciti, ma loro colpiranno come e quando vorranno.
Lasceranno passare un po' di tempo e poi avremo una nuova strage.
Certamente San Pietro è al sicuro, così come lo saranno i Palazzi della politica, ma a noi chi ci pensa??????
Eppure un sistema ci sarebbe per evitare questa spada di Damocle che pende sul nostro Paese e sull'Europa intera.
TUTTI A CASA.
Che io, proprio io, Lodovisca, debba dire parole del genere mi sembra quasi una bestemmia, ma non vedo altra soluzione.
TUTTI A CASA.
Via dalle nostre città, via dal nostro Paese, via dal nostro Continente.
Non vogliamo più vedere un musulmano attorno a noi.
In nome della democrazia, in nome della libertà li abbiamo lasciati liberi di fare quel cavolo che vogliono.
Loro sono liberi di costruire moschee nei nostri paesi, ci vorrebbero imporre di togliere i crocefissi dai luoghi pubblici, mentre noi se andiamo nei loro paesi dobbiamo assoggettarci alle loro regole.
Conosco una donna che ha sposato un iraniano e quando va in Iran si deve mettere il velo.
Loro ci trattano così e noi perchè non dobbiamo fare lo stesso con loro???????
So da sola che non è giusto quello che sto dicendo, ma è forse giusto che della gente innocente debba morire????
Senza contare che la morte è ancora il male minore.
E quelli che rimangono invalidi, costretti magari su una sedia a rotelle per tutta la vita in nome di Allah?????????
Se ci penso mi sambra di impazzire.
TUTTI A CASA.
A casa anche Naima, una povera donna che conosco, che si spacca la schiena dalla mattina alla sera, per togliere il sudiciume dalle nostre belle case.
A casa anche i suoi tre figli, nati e cresciuti in Italia, tre deliziosi bambini che parlano l'Italiano meglio di me.
A casa anche Haghighat che vive a Bologna da almeno 30 anni ed è l'uomo più mite che io abbia mai conosciuto.
A casa anche l'ingegnere PINCO PALLINO, che ha studiato in Italia e lavora qui da noi.
TUTTI, TUTTI, SENZA NESSUNA DISTINZIONE.
Perchè se iniziamo a fare dei distinguo è finita.
Sono sicura che raggiungeremmo un duplice scopo.
Intanto facciamo terra bruciata attorno a questi disgraziati di cui "conosciamo" il volto, nel senso che esteticamente sono diversi da noi e quindi riconoscibilissimi.
Ma soprattutto otterremmo la rivolta dei cosiddetti musulmani buoni, buoni detto senza alcuna ironia.
Si sa che i servizi segreti, le polizie in generale, vivono delle soffiate che fanno quelli che vengono chiamati "informatori".
Ebbene, proprio l'altra sera in TV ho sentito dire da un pezzo grosso del settore che dal mondo musulmano non arriva mai una soffiata.
MAI.
C'è come una specie di omertà mafiosa.
Per quanto musulmani buoni, per quanto gente perfettamente integrata nel mondo occidentale, per quello che è dato di sapere non tradiscono uno della loro religione.
E' impensabile che i terroristi di Madrid e di Londra non abbiano avuto basi logistiche sul posto.
E' impensabile che siano apparsi dal nulla.
Qualcuno, più di qualcuno, qualcosa la doveva sapere, eppure nessuno parla, nè prima nè dopo.
BENE.
Rispedendo TUTTI A CASA hai visto mai che non ci sia una rivolta da parte dei musulmani buoni?
Una rivolta vera e non solo una condanna a parole, quando c'è, che lascia il tempo che trova?
Sul Resto del Carlino dell'altro giorno c'era scritto che a Cento, un paese vicino a Bologna, alla notizia della tragedia di Londra, la comunità musulmana presente ha esultato pubblicamente.
Ma dico io???? Scherziamo??????
E noi Italiani che facciamo????
Li lasciamo esultare come se niente fosse?????
Ti prendo, a te che esulti, ti impacchetto e ti rispedisco a calci nel sedere da dove sei venuto, visto che non sono in grado di chiuderti in galera, buttare via la chiave, e mantenerti a spese mie per tutta la vita!!!!!
Come se non ne avessimo già abbastanza della nostra deliquenza per sopportare anche quella degli altri paesi.
Io che adoravo la frase "Sono un cittadino del mondo" guarda un po' come sono ridotta...
:-((((((
Leyla

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