Cercate, per piacere, di capire quello che voglio dire...
cercate di andare al di là delle parole che scriverò...
e non perchè non voglio essere chiara, ma solo perchè mi rendo conto che sto per iniziare un discorso contorto...
Ho scritto queste mie personalissime considerazioni a più riprese.
Non pretendo assolutamente che chi leggerà sia d'accordo con me.
Lodovisca
 
 
 
Martedì 9 gennaio 2007
 
Ieri sera a "Porta a Porta" c'era Carlo Castagna...il padre di Raffaella...il marito di Paola...il nonno del piccolo Youssef...barbaramente sgozzati la sera dell'11 Dicembre.
Non voglio parlare della coppia di vicini di casa che in queste ore sono sotto interrogatorio da parte degli inquirenti...
Voglio parlare di quest'uomo, Carlo Castagna, che ha suscitato in me un misto di emozioni.
L'avevo già visto in TV nei giorni a seguire quella tragica serata.
Un uomo con gli occhi rossi, gonfi di pianto, che pur nel suo dolore conservava una compostezza unica.
Ieri sera, invece, ho visto un uomo tranquillo...un uomo che ho invidiato per la sua serenità, per la sua capacità di perdono.
Ma nello stesso tempo...mi faceva una rabbia che non vi dico!!!
Ma come puoi...urlava il mio cuore...reagire così davanti al massacro della tua famiglia, davanti all'eccidio degli affetti a te più cari?
Lo stesso Don Mazzi ha avuto parole che sembrerebbero poco consone ad un sacerdote:
Il perdono a priori di quest'uomo è a dir poco imbarazzante.
Al perdono ci si arriva gradualmente...
Bruno Vespa nel chiudere la puntata e nel ringraziarlo per la sua partecipazione ha anche aggiunto, quasi sottovoce...
Stasera lei ci ha dato una lezione di vita che forse molti di noi hanno stentato a capire...
Sì, caro Vespa, io per prima, nonostante mi sia sforzata...
 
 
Vorrei ricordare a tutti i "buonisti", indistintamente, che se fa loro onore non infierire su Caino...
si ricordassero, ogni tanto, dell'ulteriore dolore che infliggono ad Abele.
Per ogni Caino che viene perdonato, c'è un Abele che soffre doppiamente.
 
 
Giovedì 11 gennaio 2007
 
Ebbene sì...sono stati loro...
Dire che il cuore lo sapeva già...e nello stesso tempo dire che il cuore sperava di sbagliarsi...
Che confusione nella mia testa come ho avuto la certezza attraverso il Tg delle 12,30.
E sapere che la donna non è stata una semplice complice del marito, ma parte attiva...sentire che è stata lei ad uccidere il piccolo...
Che orrore...
Ma Signore dove ti vai a nascondere per non vedere?
Dimmelo...che ci vengo anche io...perchè ogni giorno di più è difficile convivere con tutto l'orrore che ci circonda...
Brutali, spietati assassini che hanno premeditato un massacro simile, ben sapendo che anche il piccolo "doveva" essere ucciso...
Bestie feroci che hanno infierito sulle povere vittime.
Dovevano avere addosso una furia talmente cieca che quattro adulti non sono riusciti a difendersi, non sono riusciti a procurare loro neppure la più piccola ferita.
E chi sono questi pazzi scatenati?
Due tranquilli coniugi di mezza età, vicini di casa di Raffaella.
Lui, descritto come un uomo tranquillo, un po' taciturno...addirittura un pacioccone...
Lei, più battagliera, ma ben voluta dai suoi datori di lavoro.
Impossibile, verrebbe da gridare.
IMPOSSIBILE!!!!
E invece hanno confessato...
Lungi da me il voler difendere due così...ma...
Ho passato ore ed ore, da che ho saputo, a pensare e ripensare all'accaduto.
Come un'assetata mi sono bevuta tutti i TG disponibili, ogni più piccolo servizio che ne parlasse.
Volevo capire...o almeno tentare di capire...
 
 
Venerdì 12 Gennaio 2007
 
 
Non posso, nè VOGLIO difendere l'indifendibile...ma, per piacere, cerchiamo di non essere totalmente ciechi per non vedere l'orrore di quanto accaduto.
Brutta razza i giornalisti...bruttissima.
Non possono essere sfuggiti a gente che per mestiere dovrebbe essere attenta ad ogni più piccolo particolare certe mezze parole, che quell'anima candida di Carlo Castagna ha pronunciato sia lunedì che giovedì sera a Porta a Porta.
Nessuno dei presenti in studio gli ha chiesto ulteriori spiegazioni tutti presi come erano ad evidenziare altri particolari o ad "inventarsi" morbose patologie psicologiche, come quella che Rosa nutriva un odio nei confronti del piccolo in quanto a lei era stata negata la possibilità di diventare madre.
O perchè essendo una donna dedita alla casa è diventata una maniaca dell'ordine e della pulizia, altra patologia "gravissima".
La frase di Rosa: "Mi scoppiava la testa ed il bambino piangeva..." riferita chiaramente al momento del massacro, è stata interpretata dagli "esperti": "Non sopportava il pianto di un bambino, ecco perchè litigava sempre con Raffaella", dimenticando che i problemi sono sorti da subito, mentre il piccolo aveva solo due anni.
E veniamo a quanto detto da Carlo Castagna e sul quale nessuno si è preso il disturbo di indagare ulteriormente.
Nel condominio abitava un'altra coppia che ha avuto da ridire, per usare un eufemismo, con Raffaella ed il marito, tanto che in seguito ad uno "spintone" che il marito avrebbe dato alla donna (dell'altra coppia), questa sarebbe ricorsa alle cure mediche, indossando un collarino e li avrebbe denunciati, ottenendo un risarcimento di 3.500 Euro.
Guarda caso lo stesso risarcimento che Raffaella avrebbe chiesto ai Romano.
Perchè non ci dicono, sempre i giornalisti, chi è andato ad abitare per primo in quel condominio, Raffaella o i Romano?
Come era la situazione prima dell'arrivo degli uni o degli altri?
Che cosa succedeva nella casa di Raffaella che, pace all'anima sua, doveva avere un bel caratterino?
Perchè entrambi i fratelli di Raffaella, molto simili al padre in quanto a docilità , per non dire a santità, di carattere avevano rotto ogni rapporto con lei da anni?
Perchè il padre stesso nel parlare dice frasi del tipo:
Non so bene quale fosse la situazione...mia moglie mi riferiva...
Non ricordo quando è successo...mia moglie mi aveva detto...
Sembrerebbe quasi che anche lui non fosse un frequentatore abituale della casa di Raffaella.
Che cosa hanno dovuto sopportare i Romano dal 1999, anno in cui Raffaella è andata ad abitare sopra di loro, fino all'11 Dicembre?
Se vogliamo VERAMENTE delle risposte cerchiamo di andare oltre alle apparenze...
cerchiamo di capire VERAMENTE come può una normale coppia impazzire contemporaneamente e trasformarsi in quello in cui si sono trasformati.
Sono da condannare, su questo non vi è ombra di dubbio.
Ma che la società, e noi tutti, si interroghi non su falsi problemi, ma su quelli reali, dove sempre più spesso chi subisce una provocazione resta solo ad affrontare il suo provocatore, perchè nessuno lo tutela.
NESSUNO.
 
 
 
 
 
 
P.S. - Scusate se mischio il sacro col profano, ma mentre ci siamo...diciamocela tutta.
I Mondiali li abbiamo vinti con buona pace dei Francesi...ma il signor Materazzi cosa avrà mai detto a Zidane per provocare in lui una reazione simile?
Se Materazzi non lo avesse provocato, Zidane gli avrebbe mai dato la famosa testata?
So anche io che la sua reazione è stata esagerata, ma TU lasciami in pace che vedrai che IO non reagisco.
E sempre per restare in campo calcistico...sapete come Claudio Gentile "bloccò" Maradona nella partita contro l'Argentina che vincemmo 2 a 1 ai Mondiali di Spagna?
Infastidendolo (continuo ad usare un eufemismo) di dietro in maniera molto poco ortodossa e per niente sportiva!
E qui sta parlando una super juventina che ha sempre "detestato" Maradona.
E vogliamo parlare della maglietta di Zico, lacerata per una "semplice" trattenuta non vista dall'arbitro?
I provocatori sono sempre esistiti e sempre esisteranno e la società si accorge di loro solo quando il provocato reagisce, diventando così l'unico colpevole.
Mica siamo tutti santi che dobbiamo sempre e soltanto tacere.
 
  

Il diario di Lodovisca Poesia, favole e meditazioni Collage Home page