E venne il giorno tanto atteso...il 19 maggio, giorno in cui nelle sale cinematografiche, in prima mondiale, è uscito il film evento dell'anno: IL CODICE DA VINCI.
Appartengo a quei duecento milioni (più o meno) che hanno letto il libro.
Sono già passati quasi due anni da quel giorno.
Non sapevo nulla di Dan Brown, nè tanto meno del suo codice. Stavo partendo per le vacanze estive, quando me ne parlò in chat un giovane amico brasiliano.
E' bellissimo. Lo devi leggere assolutamente. Sono sicuro che ti piacerà. Promettimi che lo farai. Promisi.
E così appena arrivata a Cesenatico, in quell'agosto del 2004, mi recai nella libreria che c'è nella rotonda e titubante chiesi...
Scusi...dal Brasile mi è giunta notizia di un certo Dan Brown, credo si chiami così, e di un suo libro, il Codice da Vinci...Sa per caso di cosa sto parlando?
Il commesso con aria divertita mi disse:
Guardi alle sue spalle, signora.
Mi voltai e...una piramide di Codici si ergeva davanti a me.
Mi sentii un po' sciocca...come avevo fatto a non vederla?
Va beh...non fa nulla.
Comprai il libro e cercando di darmi un certo contegno uscii dalla libreria.
Lo divorai in 3 giorni, nonostante fossi al mare e nonostante non ami leggere libri dalla copertina rigida. Li trovo di una scomodità assoluta.
Il Codice mi elettrizzò, mi avvinse e da quel momento l'ho sponsorizzato con chiunque.
Per Natale lo regalai a due amiche e lo feci regalare.
A distanza di quasi due anni non dico che non ricordo la trama...ma non vi è traccia in me di nessun turbamento, di nessuno scandalo... legato al problema che la Chiesa di Roma ha fatto sorgere a proposito del film.
Sono cattolica, non praticante, è vero, ma la figura di Gesù è al centro della mia Fede e niente e nessuno potrà mai offuscarla.
Sono settimane che mi sto chiedendo, vedendo i vari talk show che non parlano d'altro, come mai nella mia lettura non ho colto nulla di blasfemo.
Sono forse una superficiale?
Sono una che non capisce cosa sta leggendo?
L'ho letto troppo in fretta?
La mia risposta a queste domande è molto semplice: ho letto un romanzo, un bel romanzo, scritto molto bene.
Mi sono lasciata trasportare dagli eventi in esso narrati, ho partecipato a questa travolgente "caccia al tesoro" che per me portavano alla scoperta dell'assassino e non ad un fantomatico segreto, gelosamente custodito dalla Chiesa.
Per me quello era solo una "fantasia", neanche del tutto originale, scaturita dalla mente di Dan Brown. STOP.
La cosa che mi fa ridere di più in questi giorni è che i vari "esperti" (o presunti tali) che ne disquisiscono in Tv ammettono, per la maggior parte, di non aver neppure letto il libro.
Roba da matti.
E se non l'avete letto come potete parlarne e soprattutto giudicarlo?
Come sia il film non posso saperlo. Andrò di certo a vederlo, anche se so già che ne rimarrò un po' delusa.
E' praticamente impossibile rendere nei film le atmosfere di un romanzo, di un qualsiasi romanzo. Una cosa è certa.
Coloro che andranno a vederlo senza aver letto il libro, rimarranno ancora più delusi di me, soprattutto se ci andranno con animo ed occhi morbosi.
Lo ripeto: il Codice da Vinci NON E' la storia della vita di Gesù, non perchè quanto narrato a tal proposito è falso, ma perchè ai fini del romanzo, e del suo successo, ciò è molto marginale. Volete un consiglio spassionato?
Tra leggere il romanzo o andare a vedere il film, optate per la prima soluzione. E' senz'altro la migliore.

Altro mio commento al "Codice" scritto a settembre 2005


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