Alla fine per stanchezza arriverà Casini

Dopo Berlusconi prevedo Casini. Mi azzardo a fare una previsione, anzi una profezia. Nella sfera di vetro ho visto il faccino di Pierferdy. Dopo il diluvio verrà la pioggerellina. Quando si tira troppo la corda alla fine si spezza, non scappa il morto ma scappano spaventati i presenti. Si accendono le luci in sala e arriva l'intervallo con i pop corn. Casini è la Tregua tra due film. Casini delude tutti ma in modo tenue ed equilibrato. Casini non entusiasma nessuno ma non dispiace a nessuno. Casini rassicura, non suscita gli amori e gli odii di Berlusca e degli anti, ed è pure munito dei conforti religiosi. Alla fine verrà Casini perché le guerre civili cercano poi la pace domestica.

Perché disfatte le case della libertà, si torna ai palazzinari e ai loro congiunti. Perché prima o poi tornano le mezze stagioni. Perché da noi, anche nella scienza, trionfano i neutrini. Perché dopo le erezioni viene la mosceria. Perché quando ci vogliamo divagare dopo una giornata intensa, andiamo in centro. Perché quando vogliamo addormentarci prendiamo il bromuro democristiano. Casini è l'ultimo prodotto dell'antica farmacia del Corso, è la camomilla parrocchiale. Magari non dice granché, non eccelle, non ha mai governato, ma ci fa riposare. L'Italia è il paese dell'acqua né liscia né gasata ma lievemente frizzante; l'Italia cerca sempre una via di mezzo e tra Roma e Milano, alla fine ci si incontra a mezza strada, cioè a Bologna. Infine perché Casini è il peluche che ci lasciò mamma dc quando morì, per farci compagnia la notte al buio.

L'ho "amato" da subito, da come lo vidi per la prima volta in uno spot pubblicitario su una tv locale per essere eletto consigliere comunale in quel di Bologna.
Fu un vero e proprio colpo di fulmine.
Era del mio partito...
era bello...
era giovane...
quello che diceva era musica per le mie orecchie...
che altro volevo dalla vita?
E così, da allora, anno 1980, l'ho votato ininterrottamente (e con la massima convinzione) fino al 2006, anno in cui mi sono votata a Berlusconi.
Non lo avrei mai creduto possibile, eppure è successo.
Nel 2006 non lo votai, perchè ero convinta, ora come allora, che bisognava scegliere se essere carne o pesce, mentre lui iniziò a non essere nè l'uno nè l'altro.
Ma il mio "amore" persisteva.
Non potevo cancellare con una X (il voto dato a Forza Italia) 25 anni di dedizione totale.
Continuava a piacermi quando parlava, lo trovavo ancora gradevole di aspetto, la sua voce non mi infastidiva.
E invece...
a che punto sono ora?
Per farvelo meglio capire, vi riporto lo scritto di una mia amica virtuale di parecchi anni fa, che gli calza a pennello.

Il Principe Azzurro

Una ragazza milanese sognava, come tante altre, il Principe Azzurro...
l'uomo della sua vita.
Un giorno lo incontra...
capisce che è lui...
lo capisce dal batticuore ogni volta che il suo sguardo incrocia il suo...
dall'emozione che la pervade quando lui le parla.
Le piace tutto di lui:
la sua parlata romanesca...
le sue battute allegre...
quel suo modo un po' indolente di prendere la vita,
tanto diverso dai suoi amici.
La affascina quel vezzo di "scostare" il ciuffo di capelli,
che gli cade continuamente sugli occhi...
trova irresistibile la sua risata un po' chiassosa...
simpatico il suo look dai colori vivaci...
tenero il suo eccessivo modo di usare il dopo-barba.
Le piace perfino il suo disordine,
perchè anche questo parla di lui.
I suoi difetti sono caratteristiche che lei ama
e che fanno di lui una persona diversa dalle altre...
una persona speciale.
Passa il tempo.
Lei un giorno si accorge che quella sua cadenza nel parlare è fastidiosa...
le sue battute quasi volgari..
i suoi gesti noiosi e ripetitivi...
i suoi vestiti ridicoli e senza gusto...
il disordine che lascia in casa insopportabile.
Insomma, le sue caratteristiche ora sono solo difetti.
Eppure lui è sempre lo stesso...
si è solo scolorito l'azzurro in cui era avvolto.
Non sempre sono le aspettative che ci deludono,
ma siamo noi che cambiamo...
che ci stanchiamo...
che voliamo per altri lidi...
spesso incapaci di un sentimento duraturo.

Ora di lui trovo insopportabile TUTTO.
Il suo aspetto...
la sua, per me fastidiosa, cadenza bolognese...
quel suo modo di parlare, che sembra che abbia sempre la bocca piena...
e...soprattutto...quello che dice!!!
Insomma...quell'essere diventato ancora di più: NE' CARNE NE' PESCE!!!!
Leyla

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