Viva la Lega terrona che si ribella all'Europa nordista

 

È miserabile lo spettacolo di quest'Europa che davanti all'esodo massiccio dal Nord Africa, dice all'Italia: fatti vostri. Un becero egoismo riporta i Paesi europei dentro gli angusti confini del passato, in un nazionalismo micragnoso e vigliacco.
Ma quest'Europa Unita esiste o è solo roba di banche, misure e direttive?
È pensabile che un fenomeno biblico e globale come la migrazione sia scaricata sulle spalle di un onesto brigadiere di frontiera che deve proteggere l'Europa e l'Occidente?
Vi pare normale che le Nazioni Unite ci chiedano di evitare i respingimenti ma il resto d'Europa si chiuda a riccio e ci suggerisca di cacciarli?
Ho trovato squallida anche la sciacalleria rusticana dell'opposizione nostrana che ha subito imbandito comizi e piazzate non per far sentire la voce di un Paese che reagisce unito davanti alla minaccia e all'eurosquagliamento, ma per scaricare su Berlusconi anche le colpe di Gheddafi.

E si deliziano a immaginare un discorso finale dal bunker di Arcore... dopo Ben Alì, Mubarak e Gheddafi, ora Silvio viene...
Eppure il primo a sdoganare Gheddafi in Occidente, lo dice lui stesso, fu Prodi.
E prima di lui la sinistra tifava per la rivoluzione del Colonnello, sparava contro il nostro colonialismo fascista (ma l'impresa libica la fece giusto cent'anni fa Giolitti, mica Mussolini) e considerava fascisti e sfruttatori gli italiani cacciati e derubati da Gheddafi che aspettano ancora i risarcimenti (chiedetelo a Leone Massa, presidente dei profughi italiani dalla Libia).
Tra i tiranni di fuori e i vigliacchi di dentro, conforta scoprire l'anima terrona della Lega che attacca l'egoismo del Nord Europa, suggerisce di mandare i profughi in Germania e in Finlandia e fa fronte con il nostro Sud agli sbarchi.

È bello vedere Bossi e i leghisti stracciare la logica barbara, adottata fino a ieri, secondo cui i guai del Sud se li ciuccia il Sud. Nella vita, prima o poi, ci si scopre meridionali di qualcuno; perfino gli altoatesini sono sudtirolesi, cioè terroni dell'Austria.
Fa piacere sapere che dentro la scorza padana pulsa un cuore italomediterraneo, con vista sul mare.
Viva i Maroni alle cozze.

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