RIME AVVELENATE
 
Ma il mondo è sempre più giù...
 
 

Una tenda sull'Appennino, con una cassa di birra, tre libri ed una stecca di sigarette.
Star lì da soli ad attendere il niente, ma fuori dal mondo e da tutta la gente.
Dal Guazza che torna o non torna, da Bifo che torna ed esterna, da Sara, da Sirio e da quelli che fanno sul serio; da chi no la Moschea, dai week end all'Ikea, dalle cacche di cane, dai rifiuti sul Reno, da chi vive infelice perchè costa di meno. Dal nuovo che avanza, da chi sta in maggioranza, ma non trova mai l'uscio per uscir dalla stanza; dagli uomini saggi e dai paggi di corte, dai viaggi avventura, da Fiorani e Consorte.
Dal buonismo peloso, dagli ultrà sessantenni, dallo sdegno di Benni, da chi crede che Nenni sia l'inglese per nanny; da un certo fetore, da un qualche assessore, da asfalto e lastroni di Strada Maggiore; da chi firma e si iscrive, da chi va alle Maldive, da Tizio e Caio, dall'altezza al garrese, da quelli che i figli parlan subito inglese.
Dagli arti pelosi, dai seni cadenti, dai chioschi e da false promesse scadenti; da chi U.S.A. e chi getta ma mai nel cestino, dai punk e dai bestia dal primo mattino.
Dai capi e capetti coi loro galloni, da quelli che han fatto gli studi in Bocconi; dalla nuova cucina, da rucola e grana, dagli antichi mestieri e da Dolce&Gabana; da chi insegue il successo, da chi sta genuflesso, che poi tanto nessuno tira l'acqua del cesso.
Da chi spara nel mucchio, da chi invece distingue, da chi pan per focaccia e chi contro la caccia; dai machi e dai gay, dai brufoli e nei; da chi tifa Caino, da chi arriva per primo, dall'amore che è eterno e dal mare d'inverno.
Da chi va in bicicletta, dalla posta in buchetta, da una bella cenetta e da quelli che han fretta!
Tutti a far...

GUAZZA

E' l'ex-sindaco di Bologna, Giorgio Guazzaloca, in carica prima di Cofferati.
Quando era al potere era criticato dalla maggioranza dei bolognesi, notoriamente di sinistra,
perchè era di centro destra.
Ma Cofferati ha fatto il "miracolo" di farlo rimpiangere anche da loro
eh eh eh

 

 

BIFO

Franco Berardi, detto Bifo, dalle sue iniziali.
Di lui vi parlo anche in uno scritto a parte


 

Franco Berardi è conosciuto come "Bifo" da quando comincia a firmare con questo pseudonimo i quadri astratti che dipinge alle scuole medie. Piu' tardi diviene anarcooperaista, ed entra nel gruppo Potere operaio. Partecipa al movimento del '68 nella Facoltà di Lettere e filosofia dell'università di Bologna, dove si laurea in Estetica con il professor Luciano Anceschi.

Nel 1970 pubblica con Feltrinelli il primo libro, intitolato Contro il lavoro . Nel 1975 fonda la rivista "A/traverso", che diviene il foglio del movimento creativo di Bologna. Nel '76 partecipa alla redazione di Radio Alice. Il rapporto tra tecnologia di comunicazione e movimenti sociali diviene il centro del suo pensiero e della sua azione. Nel 1977 fugge da Bologna dove la polizia lo cerca per istigazione all'odio di classe a mezzo radio, e va a Parigi, dove conosce Felix Guattari, Michel Foucault. Pubblica da Seuil Enfin le ciel est tombè sur la terre .

Rientrato in Italia pubblica La barca dell'amore si è spezzata , e poi si trasferisce a New York, dove collabora alla rivista "Semiotexte", e da dove manda articoli per la rivista milanese "Musica 80", diretta dal suo amico Franco Bolelli. Viaggia a lungo in India, Messico, Nepal, Cina. Ritornato in Italia nel 1985, con alcuni amici apre TOPIA, centro per l'ecologia mentale. In quegli anni comincia ad occuparsi del fenomeno della rete telematica, pubblica sulla rivista "Alfabeta" l'articolo Tecnologie comunicative che preconizza l'esplosione della rete come fenomeno sociale e culturale decisivo.

Nel 1989, dopo un periodo di studio in California pubblica l'opuscolo Cyberpunk con l'editore Synergon. Segue Piu' cyber che punk , Cancel , Politiche della mutazione e Mutazione e cyberpunk . Nel 1991 partecipa come attore e come sceneggiatore al film "Il Trasloco" di Renato De Maria. Nel 1994 organizza, con il consorzio università città di Bologna il convegno internazionale CIBERNAUTI, che viene pubblicato in quattro volumi da Castelvecchi. Pubblica Come si cura il nazi , Neuromagma , e recentemente Exit, il nostro contributo all'estinzione della civilta.

Attualmente è impegnato nella creazione di un museo virtuale tra le nove città della cultura europea del 2000, e nel lancio del libro La nefasta utopia di Potere operaio .

 

SARA E SIRIO

Sono delle centraline elettroniche, incubo dei bolognesi,
posizionate in punti strategici della città
per elevare le multe agli automobilisti indisciplinati,
che accedono al centro storico negli orari vietati.


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