SCUOLE  DI  PENSIERO
 
Quelli che... i migranti sono una ricchezza
 
 

Le scuole di pensiero sono tre.

Prima
bisognerebbe bruciarli tutti.

Seconda
andiamo verso una società multietnica.

Terza
per noi sono un arricchimento.

Di chi si parla è evidente, di "loro".
Degli stranieri, degli altri, dei diversi, degli extra, dei neri, dei rom, degli slavi, dei curdi e dei marocchini.
O come si dice oggi, dei migranti (che quando anneghi 9 miglia ad est di Lampedusa è una bella soddisfazione sapere però che sei un migrante e non un clandestino qualsiasi).
Le scuole 1 e 3 vanno in brodo di giuggiole quando si verificano nell'ordine i seguenti episodi:

a) lo stupro di una donna da parte di un efferato migrante;
b) il salvataggio in mare di una donna da parte di un eroico migrante.

Nel caso A la scuola n. 3 si mette subito a dire che, se è per questo, anche gli italiani stuprano.
Nel caso B, invece, la scuola n. 1 si astiene dal dire (ma potrebbe anche dirlo) che se è per questo anche gli italiani salvano.
La scuola n. 2, invece, in questi casi si limita a prendere atto sperando che con le prossime ondate arrivino più eroi che stupratori, più operai che banditi, più badanti che mignotte (anche se poi, diciamo le cose come stanno, in questo Paese vogliono andare tutte all'Università e così non si trova più un'italiana che vada a battere).
Quelli della serie "che ci possono arricchire" , "insegnare un sacco di cose" e "che il domani sarà (finalmente!) una marmellata di popoli" , sono poi anche gli stessi che dal Brasile alla Malesia, dallo Zambia alla Nuova Guinea, difendono strenuamente i 28 membri della tribù Sambele Yho e il loro diritto ad adorare un platano o un sasso, a conservare i loro costumi e a mangiare il piatto locale, "chotee-na-cuong" (che non si sa cosa sia, ma se a loro piace chissenefrega).
Costoro vanno nei matti per i Sambele e le loro tradizioni da conservare, ma se tu ti azzardi a parlare delle tue, zacchete!
SEI UN FESSO E UN RAZZISTA!
Insomma, andresti bruciato.


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