La luna si specchiava nelle placide acque mentre l'orchestra suonava una musica dolce.
Una lieve brezza accarezzava i lunghi capelli della ragazza (poco più di una bambina) affacciata alla balaustra della splendida terrazza sul mare, che con occhi sognanti fissava la luna
e con il corpo seguiva il ritmo della melodia
Si stava annoiando a quella specie di festa paesana in onore di una Santa a lei sconosciuta
Era lì insieme ai suoi genitori, suo padre aveva organizzato lo spettacolo.
All'improvviso una calda voce si materializzò alle sue spalle...

Vieni...Balliamo?

Si voltò e davanti a lei c'era un giovane che non conosceva.
Aveva un aspetto gentile...
Senza rispondere allungò la sua mano verso quella protesa di lui
fino ad incontrare una mano calda, calda come la sua voce...
e iniziarono a ballare.
Un ballo innocente, niente di peccaminoso
Ad un tratto il ragazzo l'attirò leggermente a sè e posò la guancia contro la sua...
La ragazza divenne tutta rossa e le guance incominciarono a bruciarle...
ma non si ritrasse..
Rimasero così a dondolarsi in quell'angolo discreto...più appartati rispetto agli altri.
Lei sapeva che non avrebbe dovuto essere lì in quel momento, nelle braccia di uno sconosciuto... ma non gliene importava nulla...era un attimo troppo bello per sciuparlo pensando al "dopo"...
La musica finì...il ragazzo la riaccompagnò alla balaustra, le disse...Ciao...e si allontanò...


Qualche giorno dopo la nostra eroina nel tornare a casa,
si vide aprire la porta da una madre alquanto "nervosetta"...

Dopo facciamo i conti noi due.
Ora vieni di là in salotto e stai zitta!!! Non dire una parola!!!

Senza capire cosa stesse accadendo la ragazzina entrò nella stanza
dove seduto in una poltrona c'era il padre,
nell'altra un sacerdote mai visto e al centro del divano...
il ragazzo sconosciuto...

Vede Monsignore...mia figlia non va mai a nessuna festa...

La voce paterna risuonava cortese, ma ferma.
L'espressione era cordiale, le labbra atteggiate ad un sorriso...
ma gli occhi non sorridevano...

Direttore, se sono qui è perchè mio nipote ha tanto insistito.
Sa...domenica è il suo compleanno... compie 18 anni...
daremo una festa in famiglia e saremmo veramente onorati
se la sua figliola potesse intervenire...


La testa della ragazza ronzava, si sentiva tutta rossa in volto
ma nello stesso tempo era felice come non mai...
ma pensa te, quello splendido giovane era il nipote del Monsignore...
non solo...
lo aveva pure convinto a fare un passo come quello che aveva compiuto...
Presentarsi in casa sua, con un biglietto da visita ineccepibile.
Ed ora, caro Babbo, come la mettiamo?

Monsignore saremmo molto onorati anche noi,
ma mia figlia non va alle feste da sola

Non c'è problema...venite anche voi


A parlare questa volta era stato il ragazzo.


I miei ricordi si fermano qui...che strano...non ricordo neppure se andai o meno alla festa.
Dovrei dire di sì, ma ne ho un ricordo molto vago che potrei anche confondermi.
Non ricordo il nome del ragazzo, nè tanto meno il suo volto.
Ricordo però la sua guancia sulla mia e ricordo, soprattutto, lo sguardo di ammirazione che gli lanciai quando tacitò mio padre.
Fred Bongusto all'epoca non cantava ancora "Una rotonda sul mare", ma io ogni volta che sento questa canzone non posso fare a meno di pensare...
a quella sera d'estate...
a quella rotonda...
a quel ragazzo...
Lodovisca

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