Buongiorno del 29 febbraio 2004

Buongiorno Amici
leggere ieri notte le parole che un amico di un'altra lista ha dedicato al suo papà
mi hanno fatto tornare una voglia immensa di "ritrovare" il mio
e così da stamattina sto scartabellando tra i tanti "ricordi" che lui mi ha lasciato
Quanto scriveva Babbo...
in un'epoca in cui ancora i computer non erano entrati nella vita di ognuno di noi
lui affidava le sue parole alla carta con la sua bellissima calligrafia
per poi trasferirle battendo sui tasti della macchina da scrivere
Non lo faceva solo con i suoi scritti
ma anche con quelli di altri che gli erano particolarmente piaciuti...
e così ho una cartella piena di fogli dattiloscritti
oltre a tanti foglietti scritti a mano
e ad una ventina di diari
Babbo aveva un'adorazione per carta e penna
Posso ben dire che è stato un antesignano di coloro che affidano al web
pensieri e parole
anche se il più delle volte
questi suoi pensieri e parole restavano un piacere solo per i suoi occhi
Credo di aver ereditato da lui la mia passione per lo scrivere ed anche un po' del suo stile
Ricordo con orgoglio tutte le volte che facevo un compito in classe
e tornando a casa gli leggevo la brutta copia
Non erano sempre complimenti
a volte mi diceva...
"Potevi fare di più"
ma quando avevo scritto un tema carino
la soddisfazione che leggevo nei suoi occhi era la gioia più grande che io potessi ricevere
E ricordo ancora quella volta che già nel primo trimestre
presi 7 sia allo scritto che all'orale in Italiano
Mi aveva già complimentato il professore di Ragioneria
davanti a tutta la classe
dicendomi
"Complimenti, signorina Sarti, quel suo 7-7 giganteggia..."
ma fu niente quello che provai
rispetto a quello che sentii dentro di me quando Babbo mi disse
"Sono fiero di te"
Volete ridere?
Mi sentii talmente emozionata che non trovando una frase adatta per esprimere ciò che provavo in quel momento, gli afferrai il braccio sinistro e gli tirai un morso di gioia e non mollavo più la presa...
tant'è che Babbo mi dovette dare un ceffone per farmi "risvegliare" da quella specie di incantesimo nel quale ero caduta.
Subito dopo mi chiese scusa, ma nello stesso tempo mi mostrò i segni che i miei denti da 18enne
avevano lasciato sulla sua pelle, nonostante il maglione, la camicia e la maglietta che indossava.
Che dolci ricordi e...come sono nitidi nella mia mente...
Un bacio
Lodovisca

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