Dedicato a tutti gli Scorpioni
me compresa
:-)))))
Leyla

Nel mio immaginario l'uomo qui raffigurato non può essere
altri che uno Scorpione.
E' il segno zodiacale (maschile) di cui più subisco
il fascino in senso assoluto.
Se un uomo mi piace state tranquilli
che è senz'altro dello Scorpione...
Guardate questa immagine e ditemi se anche
voi non subireste il fascino di uomo così...










Lo Scorpione

Avete notato il sorriso delle persone che vi dicono:
< Sono nato sotto il segno dello Scorpione?>
Un sorriso teso, terrificato e provocatorio al tempo stesso. L'astrologo André Barbault dice molto giustamente che lo Scorpione è < il cimitero dello zodiaco >. In effetti questo è il segno della morte. E' anche quello della resurrezione e non c'è famiglia zodiacale più ricca. Si può dimostrare, statistiche alla mano che lo Scorpione è presente in quasi tutti i temi astrologici dei più grandi geni. Ecco perchè il vostro sorriso è provocatorio: perchè siete sicuro/a della scintilla che arde in voi. Ma il vostro sorriso è però anche teso, atterrito, perchè, e lo sapete benissimo, questo è il segno più difficile da vivere, il più a disagio nella sua nera corazza.
La sua freccia avvelenata gli propone sempre il male, e a volte lo compie, ma di questo male ne fa anche un capolavoro.
< Perchè mai è un tipo così?> si chiede la gente attorno a lui. Mi ci vorrebbero trenta pagine per dare una spiegazione ancora insoddisfacente...
Questo bambino Scorpione ha il diavolo in corpo! Già glielo dicono quando ancora egli non sa che cosa sia il diavolo e che cosa sia il suo corpo. Ma non tarderà a conoscere l'uno e l'altro.
E' il bambino più difficile e più appassionante da educare. Il piccolo Ariete ad esempio, che è piuttosto <difficile> anche lui, fa delle sciocchezze vistose. Il piccolo Scorpione si mette al lavoro di notte, negli inferi di Plutone, nella solitudine sotterranea. Gli piace <l'angolino dove si stà tranquilli> e a questo punto potrei raccontare molte cosucce poco pulite. Non è colpa mia, sono gli psicanalisti che hanno parlato per primi della < aggressività anale>. Questo bambino punisce i suoi genitori per essere poi punito a sua volta. Scopre, come il più grande di tutti gli Scorpioni, Dostoevskij, il valore del <delitto> e del <castigo>. Conosco una bella principessa romana, Scorpiona, che non si stanca mai di raccontare <le stupidaggini che facevo da bambina e come mi punivano>. Ricorda ad esempio che un giorno nascose delle vipere negli stivali di suo nonno... Non dico che tutti i bambini Scorpioni raggiungano questi virtuosismi nella cattiveria, ma sono sicuro che li sognano. Bisogna dunque punirli il meno possibile. Lo Scorpione sogghigna. Bisogna spalancare davanti a lui le porte del mondo. Crede che tutto sia nascosto. Bisogna spiegargli che non è vero ( anche se ha ragione lui, in fondo ).
Giacchè la sua intelligenza è fantastica, insaziabile. Non vuole conoscere per capire; vuole conoscere per conoscere e per impadronirsi del potere. Gioca all'investigatore, al criminologo. E la bambina Scorpiona giova alla strega, alla suora mistica.
Ma tutte le donne Scorpione hanno del fascino, e così potente che detestano di sentirne parlare. Mi fermano con un gesto,
< Sì, lo so, adesso tirerai fuori la storia della mantide religiosa e della morte sulla spiaggia>.
Con loro è meglio tacere. Eppure, quello sguardo d'aquila, quegli occhi da pantera, quelle labbra napoletane, quel sorriso canzonatorio... Siamo molto lontani dalle infuocate Arieti. La Scorpiona non fa nulla per stregarvi. Pronta anzi as assumere un'aria ipocrita: < Io? Ma tu sogni, caro mio!> E pronunciano questa frase con voce calda e dolce, una voce da corno inglese, da violoncello nelle corde alte, una voce un pò violacea. Anche se è molto felicemente sposata, io la vedo sempre come vedova. Guarda il marito con occhi da cartomante, da strega. Carmen era sicuramente Scorpiona, e Georges Bizet era Scorpione, naturalmente.
Eppure è la miglior madre che esista. E anche la più possessiva. Sa capire a volo le malattie e le pene dell'infanzia. E' a lei che i bambini o gli sposi infelici confidano i loro segreti, ed essa li custodisce gelosamente, li culla, li fonde con i propri tormenti. La notte, a occhi aperti, porta in sè tutto il dolore del mondo e cerca di trasfigurarlo. La donna Scorpione è il perdono, la redenzione universale. Assume la parte di Maria Maddalena, piange e geme.
Al risveglio la vediamo ancora più bella, rinata dalle sue lacrime. Mi accuserete di subire il fascino di questa donna. Ma chi non è mai stato, almeno una volta, conquistato da una Scorpiona!
Che sia uomo o donna, lo Scorpione non invita a un'esistenza tranquilla e superficiale, i compromessi sentimentali non lo soddisfano, ogni attimo della sua giornata si presenta come un problema da risolvere con ardore. Il sipario si alza, ha inizio la tragedia. E non si tratta di una messinscena, nè di un bluff, nè di una esperienza: è la pura verità. Ecco gli eroi di Racine e i personaggi di Mauriac, "La cognizione del dolore" di Gadda, gli articoli brucianti di Camus, l'uomo ribelle di Rodin nella "Porta dell'inferno", i racconti diabolici di Barbey D'Aurevilly, e non dimentichiamo che " I diabolici" era anche un film di Clouzot, autore del "Covo", l'uccello caro a Edgard Poe...
Tutti i nomi che cito sono nomi di Scorpioni molto tipici, e mi salgono alle labbra quasi automaticamente... Clouzot richiama Picasso, Camus richiama Dostoevskij, Restif de la Bretonne richiama Henry Miller... Sulla vetta, Maometto e Lutero, nell'abisso due scorpioni dissonanti, Goebbels e Goring.
A volte, quando sorgono in me dubbi sulla veridicità degli astri, contemplo la famiglia Scorpione: è un mondo così coerente, così unito, che il caso da solo non ha certo potuto organizzarlo.

di Francois - Regis Bastide

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