STARSKY & HUTCH

 

Per i profani in materia è una serie di telefilm (manco a dirlo americani) che prende il titolo dal nome dei due protagonisti: Starsky ed Hutch, per l’appunto.
Chi sono Starsky ed Hutch?
Sono due agenti della squadra omicidi di non so bene quale distretto della città di S.Francisco.
A dire il vero il nome della città non è mai citato, ma è inconfondibilmente riconoscibile (persino per me) per le sue strade in salita e per i tram che sferragliano in tante scene di inseguimento.
Sono telefilm degli anni ’70 e siccome sono circa un centinaio presumo che ci siano voluti almeno 5 o 6 anni per girarli.
Gli attori protagonisti, Paul Michael Glaser (Starsky) e David Soul (Hutch), appartengono alla mia generazione (un paio d’anni in più). All’epoca, quindi, erano a cavallo dei 30 anni.
Sono due bei giovanotti, ma niente di eccezionale.
Starsky è bruno con una testa piena di riccioli, Hutch è biondo (di un bellissimo biondo che solo i capelli naturali possono avere), ma con qualche iniziale problema di calvizie, rilevabile soprattutto tra i primi e gli ultimi episodi.
Non sono particolarmente atletici, né particolarmente belli, ma io li trovo irresistibili, soprattutto Hutch. Sono colleghi nel lavoro e grandi amici nella vita e siccome nessuno dei due è sposato passano praticamente tutto il loro tempo insieme, pur avendo ciascuno la propria casa.
Usano quasi sempre, sia in servizio che nel tempo libero, la macchina di Starsky, una fuoriserie americana (si diceva così quando io ero giovane) rossa, attraversata da strisce bianche.
Un pomodoro a strisce, ebbe a definirla con benevolo disprezzo Hutch, che in fatto di macchine ha gusti diametralmente opposti.
Le storie narrate nei telefilm, ovviamente di genere poliziesco, non sono niente di particolarmente interessante (tranne le solite eccezioni), eppure questa è la mia serie preferita.
Avrò visto ciascun episodio almeno 10 volte, grazie alle tivù private che li ritrasmettono tutti, almeno una volta l'anno.
La prima volta fu negli anni ’70, quando erano una novità e raccoglievano, per il genere, una odiens altissima.
Poi sono rimasti in letargo per un po’, finché non li ripropose, per l’appunto, una tivù privata.
Con che piacere li riscoprii sul video, anche perché dei due attori si erano perse le tracce.
Sapevo che la serie era finita, perché Glaser (Starsky) era stanco di fare le solite cose. Infatti, lessi da qualche parte che nell’ultimo episodio Starsky muore, ferito a morte in uno scontro con dei fuorilegge. Episodio che io non ho mai visto, non per mia scelta, ma perché credo che in tivù non l’abbiano mai fatto vedere. E di questo sono ben contenta.

Starsky ed Hutch non possono morire.
Ogni volta che li rivedo sul video è come ritrovare dei vecchi amici, ma soprattutto è come ritrovare la mia giovinezza.
Loro sono un po’ come il ritratto di Dorian Gray...non invecchiano mai.
Sempre giovani, sempre agili e scattanti. Gli anni per loro non passano.
Ma quando sono in loro compagnia anche per me gli anni non sono passati: mi rivedo con i pantaloni a zampa d’elefante, stretti in vita e larghi sul fondo, i capelli al vento in sella al mio Ciao arancione e tanta gioia di vivere.
E vi par poco ricevere tante emozioni da una vecchia serie di telefilm?
Lodovisca

Bologna, 24/2/1994

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