L'amgolo di Carpe Diem - Lilith riappare

Per la mutabilità del suo aspetto durante le fasi

Ora pallida, ora luminosa, ora invisibile

La luna fu identificata con Divinità femminili

con attributi antitetici e ambigui:

Dea dell'amore e della morte, creatrice e distruttrice,
tenera e crudele, protettrice ed ingannevole

Io preferisco vederla così

Lilith riappare

Sei un pò brilletto

E non hai voglia di andare a letto.

Avevi passato una serata in allegria
Leggi una bella storia e la mente vola via

La rivedi, rivedi Lilith... la vedi riapparire

Era diversa... certo che lo era.
Mi si è presentata in una versione osèe.
Poi l'ho vista con gli occhi di un bambino
che continua a leggere una favola.
poi con gli occhi di tutti,
della natura dei poeti degli innamorati.
Ma alla fine come si era spogliata
si è rivestita ed io ero ancora lì a guardarla.
Ed il prosecco ha cominciato a scrivere.
E come si svuota una bottiglia
mi son svuotato anch'io.

Lilith la nuova luna vagava per il cielo

e continuava ad affacciarsi

talvolta con fare timido,

mostrando solo il suo dolce profilo.

Poi più sfacciata

si mostrava fino alle ginocchia.

Ma ciò che le aveva detto il sole

le donava la sicurezza,
per mostrarsi completamente nuda a noi...

Il suo corpo emanava una luce accecante

quasi simile a quella del suo amato compagno.

Certo non possedeva il suo calore,

ma donava un gran senso di mistero
ed una profonda intimità.

Tale splendore

intimidiva perfino le luccicanti stelle

che le lasciavano il ruolo di prima donna

e si limitavano

a quello di semplici comparse

"Nuovamente"

intorno alla Luna,così splendida e piena,

cela le stelle il loro volto luminoso,

mentr'essa diffonde la sua argentea luce

su tutta la vasta terra

Saffo Plenilunio

Sapevano che al suo sparire

avrebbero di nuovo occupato
gli spazi nell’immensità del cielo.
Ma in quelle poche sere era lei la Regina.

Nessuno come lei

sapeva illuminare città, strade, monti

e lei compiaciuta della sua bellezza

si specchiava in mare,
scioglieva di nuovo i suoi capelli

e riccioli d’argento increspavano le acque.

I suoi riflessi simulavano una dolce danza

ed indicavano una via agli erranti pescatori.

Tutti erano ammaliati dal suo splendore

ed i suoi raggi,

più fievoli di di quelli del sole

spingevano l’intera natura a dedicarle un "canto"

Gli uomini dolci melodie.Intrise di poesie.

Le rane nel laghetto

a gracidare con un do di petto.

Sui monti i lupi con il loro ululare

l’avrebbero portata su un dolce altare.

Il gufo e la civetta in compagnia

Ed il coyote non si sentiva più solo
nella sua immensa prateria.

Gli alberi in giro si beavano del suo respiro.
Gli innamorati percepivano le sue dolci carezze
e si lasciavano andare a grandi tenerezze.

Per i poeti era la musa

che rischiarava qualche mente chiusa

E lei …. e lei… sorridente e splendente.
pian piano... cominciava a ricoprirsi

ed avvolta dal buio della notte
lentamente spariva.

Sino a lasciare nella luce del mattino

un tenero spicchio di sé.

Le labbra curve protese in un tenero bacio
al suo amato sole.

Lei avrebbe continuato a dividere con lui
quel talamo celeste.

Ma state certi che la sicurezza a lei donata
l'avrebbe spinta poi truccata
ad apparire ancora in cielo
soltanto con un candido velo

Era un peccato non farla riapparire.
Lilith era felice e si era fatta bella
e come tutte le donne che si senton belle
aveva voglia di mostrarsi a tutti.
Ieri con un cielo buio l'ho vista solo io.
Ma la luna è la luna...
Chi non vorrebbe vederla.
Provate ad alzare gli occhi e
fateli spaziare liberi nel cielo

Dedicata ad una cara amica Silvana

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