Le solite aspettative dei soliti idioti

Come spiegare il successo senza precedenti del film I soliti idioti ?
A) Perché siamo un popolo giocoso e da sempre la commedia sui nostri difetti ci piace assai.
B) Perché siamo in piena crisi cosmica e locale, personale, politica ed economica, e vogliamo distrarci.
C) Perché ci rispecchia, è l'autobiografia degli italiani-tipo d'oggi, di vertice e di base.
Scegliete voi, io le scelgo tutte e tre.
E mi soffermo sulla terza, partendo dalla frase chiave con cui il co-protagonista del film, Francesco Mandelli, ne ha spiegato il successo annunciato: «Si è creata un'attesa democratica».
Vero, nel Paese degli idioti si è creata un'attesa democratica. È già idiota aspettare l'uomo della provvidenza che risolve tutti i problemi; ma riporre le attese democratiche di salvezza nella caduta dell'Uomo Cattivo, è un'idiozia peggiore.
Le motivazioni sono da perfetti idioti.
Mentre scrivo sono sul treno Roma-Milano e ne capto al volo alcune.
C'è chi lo vuole far fuori perché ha i capelli tinti e il cerone, chi perché si è portato a letto qualche gnocca e usa la pompetta, chi perché è troppo egocentrico e presuntuoso.
E se resiste ancora uccidetelo, si dice in tono semischerzoso.
Tutto questo mentre siamo sull'orlo dell'abisso.
Anche le accuse più gravi, sulle vicende giudiziarie o gli errori di governo, non giustificano la volontà di buttarsi nel precipizio pur di punire Lui.
Poi dopo l'emergenza ognuno voti come crede; anzi si chiuda un ciclo.
Invece no, gli idioti pensano di risolvere tutto con uno scatto d'odio e un sacrificio rituale.
Idioti.

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