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 Monti in questi giorni. E tutti a scorgere allusioni cifrate, messaggi elioterapici,
 metafore ottimiste. 
 L'Uomo Grigio che sognammo in un cucù dopo il colorito
 Berlusconi si è avverato. 
È lui, Mari-o-Monti. Il Tennico. Come vivono i Tecnici, le macchine
  da governo, di che si nutrono, come si riproducono?
 
  Per cominciare, Monti si
  accende solo se schiacci «on», che non è l'onorevole pestato,
  ma il tasto apposito. 
  Quando finisce premere «off». 
  Monti è ancora
  imballato nella placenta di plastica. 
  Ha le mutande di polistirolo e i capelli
  in vetroresina, come si può notare. 
  Sul teleschermo è mobile
  ma non si sa chi detiene il mouse che lo muove. 
Napolitano è entusiasta di lui perché durante le consultazioni
  gli ha aggiustato un transistor del '63, e non si è preso niente. 
  Dicono
  che Monti abbia un cane golden retriever; il cane del Tecnico in realtà è un
  elettrodomestico, è il «bimby», un robot. 
  Hanno confuso
  il cane col padrone, la Goldman Sachs. 
Monti prende tre stipendi ma restituisce automaticamente il resto. 
  Monti non
  mangia, ha l'alimentatore. 
  Monti è ironico se gli installano il programma
  apposito. 
  Quando fa sesso, a Monti sale l'indice mibtel e schizza lo spread.
  
  Si eccita col touchscreen, gli si accende la chiavetta. 
  È stata captata
  una sua confidenza erotica: ti ricordi, cara, quando lo facemmo due volte di
  seguito, nel 2001 e nel 2002?
 
  Monti è wireless, non ha cavo e non ha
  presa. 
  Teniamocelo caro, il Tecnico. 
  Come disse Candide, questo è il
  migliore dei Monti possibili. 
 
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