DEGRADO
 
2047, sit-in del comitato "Stop ai residenti"  
 
 

Bologna, 12 maggio 2047. Ancora momenti di tensione, ieri pomeriggio, durante il sit-in organizzato in piazza Verdi dal comitato "Stop ai residenti", ultimo nato in ordine di tempo per combattere il degrado provocato in zona dalla continua presenza di casalinghe ed impiegati.

"Siamo esasperati -dice Omar il Marsigliese, portavoce di "Stop ai residenti"- E' un viavai continuo di "umarellabestia" che entrano ed escono dalle loro case, ci scavalcano, alzano le serrande dei negozi quando noi dormiamo e bevono minerale gasata di continuo".

"Se le cose non cambiano finisce che ce ne dovremo andare tutti -aggiunge Gianna la Tatuata, 49 anni, titolare di un piccolo spaccio di eroina- Io vivo qui da anni, pensi che mio padre Kociss vomitò per la prima volta davanti a questo portone nel lontano 2004; ma allora non c'erano questi problemi e una ragazza poteva girare sola senza incontrare tutti quei merdoni col golfino, il mutuo da pagare e il cinemino al sabato sera".

In piazza Verdi la rabbia si taglia col coltello.
A nulla sono valse, in tutti questi anni, le petizioni firmate contro i residenti.
E la soluzione del problema appare sempre più lontana.

"Ma la repressione non serve a niente -sostiene il presidente del Quartiere San Vitale, Fefè La Siringa- Sappiamo bene come vanno certe cose: pensionati e casalinghe se li togli di qua te li ritrovi il giorno dopo da un'altra parte. Sempre a parlare sottovoce, a portare i figli a scuola e a bere la minerale venduta di notte dai "take-away" dei pakistani. Bisognerebbe parlargli, stabilire un contatto. Ma con la repressione non si arriva da nessuna parte".

Di tolleranza zero, invece, parla il sindaco Dario Escrementi.
"In città esistono ancora troppe sacche di legalità diffusa - dice- Mille episodi di micro-onestà e cortesia strisciante che danno seriamente da pensare e vanno fermati prima che sia troppo tardi. Non vogliamo certo militizzare alcune zone, ma è chiaro che quando la sera non sei libero di vomitare dove vuoi, c'è gente che butta le lattine nei cassonetti e non puoi neppure suonare i bongo in piazza, allora le istituzioni non possono far finta di niente".

Piazza Verdi

Cuore della zona universitaria, interrompe Via Zamboni in corrispondenza del Teatro Comunale (sulla destra) e di San Giacomo (sullo sfondo). Tra gli universitari bolognesi aleggia la leggenda che detta piazza non va mai attraversata in diagonale, ma percorsa nel perimetro, pena il non raggiungimento della laurea.

Umarellabestia

Vocabolo all'uopo coniato dal giornalista Vittorio Savini, dove UMARELLA sta per uomo o meglio ancora per "omarino" in contrapposizione ai

Punkabbestia

che girano sempre più indisturbati per le vie della città, salendo anche in autobus con i loro enormi cani. Ovviamente senza pagare il biglietto... La parola sembra derivare dall'unione delle parole punk (con cui i punkabbestia hanno in comune numerosi atteggiamenti come l'abuso di alcol o stupefacenti vari) e bestia (a causa dei cani randagi di grossa taglia con cui si accompagnano e dell'ostentata mancanza di cura e igiene personale).


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